Osservatorio sui distretti tecnologici in Italia

Mappatura e analisi

  1. Il contesto di riferimento

    E’ oggi molto sentita in Italia la necessità di rafforzare la presenza delle imprese nei settori high-tech. Solo recentemente, tuttavia, si sono riscoperte le potenzialità interpretative e operative connesse con il concetto di distretto tecnologico. Il potenziamento dei distretti tecnologici esistenti e lo sviluppo di nuovi consentirebbe infatti da un lato di valorizzare la notevole capacità ad operare in rete già testimoniata dall’imprenditoria italiana in altri ambiti (distretti industriali, reti di subfornitura, ecc.), dall’altro di puntare su uno strumento di intervento pubblico più moderno e compatibile con gli indirizzi comunitari in tema di economia industriale.

    Il concetto di distretto tecnologico però non è ancora sufficientemente consolidato nella letteratura economica, così come non esiste unanimità di opinioni su quali realtà, italiane e straniere possano effettivamente rientrare in questa definizione. Il risultato è che a livello teorico il termine distretto tecnologico viene adottato per identificare modelli in realtà molto differenti tra loro già nell’impostazione concettuale, mentre a livello pratico sono le aree stesse, o meglio le istituzioni nate per accompagnare il loro sviluppo, che si attribuiscono l’appellativo di distretto tecnologico senza specifici processi di validazione o certificazione.

     

  2. Gli obiettivi dell’Osservatorio sui Distretti Tecnologici in Italia

L’Osservatorio sui Distretti Tecnologici intende colmare alcune delle lacune sopra evidenziate, approfondendo la tematica su tre livelli:

bullet

a livello teorico, il costante aggiornamento della rassegna della letteratura consentirà il consolidamento di un quadro completo dei vari approcci sui distretti tecnologici, nonché su altri contributi relativi ai sistemi innovativi territorialmente circoscritti. Lo scopo è quello di arrivare a una definizione di distretto tecnologico che tenga al contempo conto di quanto la teoria afferma essere essenziale in un sistema produttivo high-tech, e dell’esigenza di utilizzare tale definizione a fini operativi, anche in un’ottica di policy;

bullet

a livello di analisi empirica, sarà necessario procedere su due binari complementari. Da un lato l’operazione preliminare indispensabile è rappresentata da una mappatura dei sistemi territoriali italiani, attraverso una griglia di indicatori, che permetta di identificare i distretti tecnologici esistenti, quelli emergenti e quelli potenziali. Da un altro lato occorre approfondire il funzionamento dei distretti tecnologici, sia approfondendo i meccanismi di funzionamento del network di innovazione nei distretti esistenti, sia evidenziando le potenzialità di sviluppo verso il modello di distretto tecnologico da parte di aree a specializzazione più tradizionale, quali i distretti industriali;

bullet

a livello normativo, sarà necessario giungere a delle proposte di politiche per i distretti tecnologici. Queste trarranno naturalmente vantaggio dall’esistenza della griglia di identificazione citata al primo punto. Occorrerà però comprendere quale siano gli interventi necessari a sostenere lo sviluppo dei distretti tecnologici esistenti e l’evoluzione di quelli potenziali o emergenti verso uno stadio più maturo.