Vocazione tecnologica | Elettronica, sistemi Intelligenti Integrati, tecnologie per la logistica e i trasporti | ||||||||
Provincia | Genova | ||||||||
Regione | Liguria | ||||||||
Attori pricipali del DT |
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Istituzione di riferimento |
Dixet Via L. Muratori, 3 Genova |
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Data del riconoscimento ufficiale |
17
Luglio 2003:
Firma del protocollo d’intesa per la realizzazione di un distretto
tecnologico ligure sui “Sistemi intelligenti integrati”. |
Il distretto genovese, oggi orientato verso il mondo della new economy, affonda le proprie radici nella grande tradizione industriale genovese che, a partire da fine Ottocento ha contribuito alla crescita industriale della Regione e del paese intero. In particolare la grande impresa a partecipazione statale ha avuto a Genova un ruolo determinante nel dopoguerra, coprendo settori quali l’energia, l’impiantistica, la siderurgia e la cantieristica. A partire dagli anni 80 tale impresa è entrata in una profonda crisi strutturale a seguito della quale presero gradualmente spazio nuove attività tecnologiche legate all’automazione industriale, all’elettronica ed alle telecomunicazioni. Tali imprese di fatto nacquero dalle ceneri delle grandi industrie presenti in Liguria: costruzioni navali, elettromeccanica, siderurgia, produzioni militari, trasporti elettrificati, ecc. Rispetto all’iniziale baricentro tecnologico sull’elettronica industriale e sull’automazione di processo, il ventaglio tecnologico si è via via allargato verso l’elettronica per telecomunicazioni, l’informatica, il biomedicale, i servizi, il software, l’information technology e l’e-commerce. Oggi, dunque, coesistono sul territorio realtà profondamente diverse: grandi società già a partecipazione statale, importanti aziende che fanno capo a gruppi multinazionali, piccole e medie società private, spin-off industriali ed universitari e giovani imprese innovative. Inoltre, la provincia di Genova, e in generale la Regione Liguria, ha avuto da sempre un ruolo chiave nel sistema dei trasporti e della logistica nazionale ed europea a causa della sua localizzazione sul territorio, che costituisce una cerniera nelle relazioni nazionali ed internazionali che si evidenzia in primis nei volumi di traffico che raggiungono i tre porti principali.
Le caratteristiche principali e la vocazione tecnologica La scelta di creare a Genova un distretto tecnologico sui Sistemi Intelligenti Integrati deriva da diverse considerazioni. In Liguria esiste un sistema produttivo flessibile basato su un numero elevato di piccole e medie imprese e si sono sviluppati alcuni comparti produttivi a medio e alto contenuto tecnologico (es. energia, meccanica, strumentazione, robotica, microelettronica, tecnologie biomedicali, ecc.), dove la produzione si colloca su posizioni d’avanguardia a livello internazionale. Inoltre, tenendo conto della già citata specializzazione dell’area nel settore dei trasporti e della logistica, è maturata l’idea di un distretto incentrato non su una tecnologia ma su un settore, verso il quale far converger più tecnologie, prevalentemente di tipo informatico, elettronico, telematico e robotico. L’area di focus del distretto è dunque quella del trasporto e della logistica, con enfasi sugli aspetti marittimi e portuali, vera e significativa peculiarità ligure. Proprio per la presenza in Liguria di know-how tecnico scientifico e di attività industriali che ruotano, o potrebbero ruotare, intorno ad attività marine e portuali, e per la sensibilità nell’ambito dei temi legati al mare e alla navigazione è nata la proposta di porre la Liguria come centro di riferimento nell’area delle tecnologie marine e portuali (i sistemi intelligenti integrati appunto), valorizzando le conoscenze e le professionalità che nei vari comparti, pubblici e privati, si sono sviluppate e accumulate. Lo sviluppo di tali tecnologie infatti rappresenta per la regione un percorso privilegiato rispetto ad altre tematiche quali le ICT e le nano e le bio-tecnologie, sulle quali il numero di possibili competitors è certamente maggiore. Le motivazioni della costituzione a Genova di un distretto tecnologico possono essere ricondotte a tre:
Infine, non si possono tralasciare la presenza di favorevoli condizioni climatiche e di numerose destinazioni balneari lungo la costa ligure che possono accrescere l’attrattività dell’area per personale qualificato.
Gli attori principali Nel luglio del 2003 la Regione Liguria, l’Università di Genova, la Camera di commercio di Genova, il Parco scientifico e tecnologico della Liguria e Dixet hanno firmato un protocollo d’intesa per la realizzazione di un distretto tecnologico ligure sul “Sistemi intelligenti integrati” nel settore dei trasporti e della logistica. Il 27/09/2004 E’ stato sottoscritto il protocollo d’intesa con il MIUR; esso prevede la nascita di una società mista (50% pubblica, 50% privata) per la gestione dei progetti del distretto tecnologico. E’ previsto un finanziamento di 30 milioni. Il Parco scientifico e tecnologico della Liguria è una società senza fini di lucro, che ha tra i propri compiti specifici la promozione, la realizzazione e il coordinamento delle iniziative dirette a favorire in Liguria l'aggregazione di attività di ricerca, formazione e servizi, quale fattori determinanti dei processi innovativi e del trasferimento di tecnologie al sistema produttivo, utilizzando e valorizzando le risorse scientifiche e tecnologiche esistenti nel territorio regionale e favorendo lo sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali. In particolare, e principali finalità perseguite dal PSTL per il prossimo quadriennio di attività, soprattutto tramite l'attuazione della misura 3.7 sottomisura D) "Diffusione e trasferimento dell'innovazione" del DOCUP Obiettivo 2 - 2000/2006, sono:
Dixet (acronimo di "Distretto elettronica e tecnologie avanzate - Club d'imprese") è un'associazione senza fini di lucro, costituita nel febbraio 2001, cui partecipano oltre 130 imprese del Distretto di elettronica e tecnologie avanzate di Genova. Di queste 130 imprese solo una decina sono di dimensione medio/grande. Dixet ha il compito di valorizzare il patrimonio costituito dalle imprese ad alta tecnologia che già oggi operano nell'area metropolitana di Genova e contribuire concretamente allo sviluppo di un nuovo tessuto produttivo, stimolando:
Il distretto genovese, localizzato prevalentemente nell’area Sestri Ponente-Valpolcevera, conta circa 7.500 addetti (di cui il 75% circa operante presso grandi imprese e il 25% circa presso piccole e medie imprese) che operano in circa 150 imprese, tra le quali alcune di grande rilevanza nazionale ed internazionale (es. Marconi, Esaote, Elsag, Piaggio Aero Industries, Siemens Automation) ma per la maggior parte di dimensioni medie e piccole. In particolare, una decina di imprese sono di grandi dimensioni (con più di 200 addetti), mentre la grande maggioranza delle aziende sono medie (tra i 50 e i 200 addetti), piccole (tra i 10 e i 49 addetti) e micro/neo imprese (con meno di 10 addetti). Tali imprese hanno come comune denominatore la matrice tecnologica nel settore delle ICT, ma operano in vari settori: dall’elettronica e microelettronica all’informatica, dall’automazione e robotica alle telecomunicazioni.
Riferimenti Web
“In Liguria nasce il distretto hi-tech”, Il sole-24 ore del 28/09/2004
pagina a cura di Federica Vannelli |