SCHEDA SINTETICA DEL DISTRETTO TECNOLOGICO CAMPANO IMAST

La storia del DT Caratteristiche principali I numeri Riferimenti Web Bibliografia

 

Vocazione tecnologica

Ingegneria dei Materiali Polimerici e Compositi e Strutture

Provincia

Napoli

Regione

Campania

Attori principali del DT

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Regione Campania;

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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

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I partner di IMAST come elencati nel seguito

Istituzione di riferimento

IMAST S.c.a.r.l.

Data riconoscimento ufficiale

9 Marzo 2005: Firma dell’Accordo di Programma Quadro tra Governo Italiano e Regione Campania per l’istituzione del distretto tecnologico sull’Ingegneria dei Materiali Polimerici e Compositi

 

LA STORIA DEL DISTRETTO

La possibilità di creare un distretto tecnologico sull’ingegneria dei materiali polimerici e compositi è stata suggerita dalla presenza di elevate competenze distintive a livello nazionale nella regione, generate dalle quattro università campane (Università degli Studi di Napoli “Federico II”, l’Università degli Studi del Sannio, l’Università degli Studi di Salerno, la Seconda Università degli Studi di Napoli) e dalla notevole concentrazione di importanti aziende e centri di ricerca operanti prevalentemente (ma non solo) nel settore aerospaziale e localizzate nella regione (INFM, INFM, CIRA, CNR, ENEA, Alenia Aeronautica, Fiat Avio, Alfa Romeo Avio, Vulcan Air, Piaggio, Magnaghi, Tecnam, Consorzio T.R.E., Elasis, SEDA, STMicroelectronics).

Uno studio di fattibilità condotto da McKinsey ha evidenziato che la ricerca campana, pubblica e privata, nell’ambito dei materiali polimerici e dei compositi a matrice polimerica, occupa un posto di assoluto rilievo a livello nazionale e internazionale. 580 ricercatori sono impegnati in Campania in questo ambito di cui 440 in strutture pubbliche e 140 in quelle private. Inoltre il 25% degli articoli scientifici italiani sul tema sono stati pubblicati da ricercatori campani sulle riviste scientifiche specialistiche con più alto fattore d’impatto. La Campania può inoltre vantare numerose e consistenti collaborazioni con alcune delle più importanti istituzioni scientifiche internazionali, tra cui la Stanford University, la Penn State University, il MIT, il CNRS. Infine la Campania investe il 2,5% del suo prodotto interno lordo in ricerca e sviluppo e nel supporto a nuove realtà imprenditoriali risultando così la regione del Sud Italia con gli investimenti pubblici e privati in R&S più alti rispetto alla media e, per certi aspetti, allineati ai livelli del Nord Italia.

Sulla base di questi presupposti  il 17 luglio 2003 il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e il Governatore della Regione Campania hanno firmato il Protocollo d’intesa per la realizzazione di un distretto tecnologico nel settore dell’ingegneria dei materiali polimerici e compositi e strutture. Il distretto è localizzato nella provincia di Napoli anche se coinvolge aziende e centri di ricerca anche nelle altre province campane.

L’ 11 febbraio 2004 è stata costituita la società consortile di gestione del Distretto sulla Ingegneria dei MAteriali polimerici e compositi e STrutture – IMAST S.c.a.r.l.

IMAST è una società consortile incaricata di gestire e coordinare le attività del distretto favorendo la cooperazione tra aziende e il sistema pubblico della ricerca. La mission di IMAST è realizzare un sistema integrato di ricerca, formazione e innovazione per sviluppare il territorio e aumentare conoscenze, tecnologia, know-how e competitività delle imprese aderenti sviluppando l’inclinazione imprenditoriale della Campania nel settore high-tech dei materiali e garantendo significative ricadute sul territorio in termini economici e occupazionali. IMAST ha la sede legale nell’area orientale della città di Napoli. Dispone  di complessivi 2500 mq di infrastrutture per la ricerca, di cui 1300 mq di laboratori e vi operano più di 100 ricercatori del CNR, Università degli Studi di Napoli Federico II, STMicroeletronics ed Elasis

Infine il 9 marzo 2005  è stato firmato l’Accordo di Programma Quadro tra Governo Italiano e Regione Campania che concretizza l’iniziativa del Distretto Tecnologico. I primi fondi sono stati resi disponibili grazie al finanziamento CIPE del Dicembre 2004 che ha allocato la quota di competenza del MIUR di 30 milioni di euro.

 

GLI ATTORI PRINCIPALI DEL DISTRETTO

Oltre alla Regione Campania e al Ministero della Ricerca e dell’Università gli attori principali del distretto sono i partner di IMAST come di seguito elencati:

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l’Università degli Studi “Federico II” di Napoli,

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il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)

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ENEA

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il Centro Italiano Ricerche Aerospaziali (CIRA) S.C.p.A., localizzato a Capua, che si occupa di definire e realizzare il Programma Nazionale di Ricerche Aerospaziali (PRORA);

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Consorzio T.R.E., che si occupa di tecnologie per il recupero edilizio,

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Esaote Spa (per il Gruppo Bracco operante nel settore della diagnostica per immagini)

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Alenia Aeronautica S.p.A., società di Finmeccanica operante nel settore dei velivoli e dei sistemi aeronautici civili e militari,

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STMicroelectronics S.r.l.,

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Elasis S.C.p.A., società consortile del gruppo Fiat, produttrice di veicoli elettrici,

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Cetena Spa per il Gruppo Fincantieri operante nel campo della tecnologia navale e cantieristica,

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Mapei Spa

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Pirelli Labs S.p.A.,

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Avio Spa

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Istituto Banco di Napoli Fondazione,

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San Paolo Banco di Napoli Spa

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Meliorbanca Spa

           

LA VOCAZIONE TECNOLOGICA

IMAST focalizza le sue attività di ricerca sull'ingegneria dei materiali polimerici e compositi. Tale settore scientifico è rilevante per dimensione e per tasso di crescita e presenta un potenziale innovativo molto elevato  nonché significative opportunità di discontinuità tecnologica.

Il mercato mondiale ammonta a 61 miliardi di dollari ed è previsto un tasso di crescita tra il 2004 e il 2009 rispettivamente del 3,2% e del 5%.

Il numero di possibili applicazioni a prodotti e processi industriali è enorme. Ciò è vero sia per settori industriali consolidati quali l’aeronautico/aerospaziale, l’automobilistico, la cantieristica navale, le costruzioni civili e gli imballaggi che per settori recenti quali le nanotecnologie, il biomedicale, l’elettronica polimerica dove le applicazioni tendono a ricoprire ancora più rilevanza.

 

OBIETTIVI E ATTIVITA’ DEL DISTRETTO

La missione di IMAST è realizzare un sistema di ricerca, formazione ed innovazione tecnologica nel quale si integrino gli obiettivi di sviluppo delle conoscenze e di crescita del know-how da applicare ai prodotti e ai processi industriali. Le iniziative del Distretto Tecnologico sono coerenti con l’obiettivo generale della crescita del territorio e si concentrano su tre macro-filoni:

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Raggiungere l’eccellenza internazionale nella ricerca diventando leader nell’ingegneria dei materiali e nella loro applicazione industriale, attraverso la collaborazione accademia-azienda lungo tutta la filiera e la creazione di infrastrutture di ricerca miste pubblico-private

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Diventare un polo di attrazione per i migliori talenti internazionali nel campo. A tal fine assumono particolare rilevanza le attività di formazione e di studio realizzate presso le strutture del Distretto e finalizzate alla qualificazione ed al rafforzamento del capitale umano nei settori dell’ingegneria dei materiali polimerici e compositi al fine di formare figure professionali in grado di favorire e sostenere il processo di trasferimento tecnologico al mondo produttivo nonché la realizzazione di spin-off da ricerca. Il distretto intende fornire  la formazione necessaria ai talenti che lo desiderino per raggiungere la padronanza delle competenze tecnico-scientifiche nell' area di attività e contestualmente sviluppare competenze manageriali per sostenere il processo di innovazione in azienda o in centri di ricerca. L’attività di formazione si articola sia in attività di didattica in aula sia in attività di work on the job e di stage e prevede l’istituzione di un dottorato di ricerca internazionale in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli Federico II; di premi innovativi riservati ai ricercatori stranieri; di programmi specialistici di alta formazione e la creazione di talent job center. L’attrazione di giovani talenti si baserà anche su cooperazioni internazionali quali quella avviata nel gennaio 2006 per la realizzazione di tre laboratori di ricerca in Siria, a Damasco, nei settori materiali compositi, Ict e ambiente e per l’erogazione di formazione ai laureati del Higher institute of applied science and technology di Damasco.

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Promuovere nuova imprenditorialità tecnologica creando una fucina di nuove imprese che alimenti lo sviluppo tecnologico della regione. A tal fine il distretto intende creare infrastrutture di ricerca condivise, in grado di attrarre grandi aziende leader nella ricerca, offrire servizi specializzati a medie aziende locali e centri di ricerca e offrire supporto ai gruppi di lavoro misti università-PMI. Saranno promosse azioni di scouting finalizzate alla trasformazione dei risultati della ricerca in spin-off. Saranno incentivati gli start-up di imprese high-tech nel settore di attività del distretto. Saranno promosse le attività a tutela della proprietà intellettuale. Dal punto di vista finanziario sarà creato un fondo misto pubblico-privato gestito da venture capital per rendere più attraenti gli investimenti privati attraverso meccanismi innovativi di ripartizione della performance.

 

Nell’ambito dell’accordo di programma quadro, IMAST ha avviato i seguenti progetti:

 

bullet MACE-MAteriali Compositi innovativi per l’Edilizia;
bullet PO.DI.ME-Materiali e Circuiti POlimerici per DIspositivi di MEmoria;
bullet ARCA-Ottimizzazione delle caratteristiche Acustiche di mateRiali Compositi per l’Aeronautica;
bullet TRASPORTI-Soluzioni integrate per la progettazione e realizzazione di elementi in composito per applicazioni nel settore dei trasporti;
bullet MRI-Strutture in composito per posizionamento paziente in sistemi di diagnostica a risonanza magnetica.

 

L’ambizione del distretto campano è quella di avere un impatto significativo sul PIL della regione nei prossimi 10 anni, contribuendo allo sviluppo economico della Campania attraverso la creazione di competenze eccellenti ad alto impatto di business.

 

I NUMERI    

Alla realizzazione del distretto sono stati destinati nel quinquennio 2004/2008 125 milioni di Euro (dei quali 30 impegnati dal Miur, 55 dalla Regione Campania, 10 dalle aziende private e 30 dall’istituzione di un Fondo pubblico-privato).

Obiettivi numerici del distretto sono:

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creare 30 nuove start-up tecnologiche nei prossimi 10 anni

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attrarre 56 nuove aziende leader e 50 SME nei prossimi 5 anni

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far aumentare il numero di brevetti registrati di 100 unità nei prossimi 5 anni

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impiegare 300 ricercatori e tecnici provenienti dai centri di ricerca pubblici e privati e, nell’arco di 5 anni, realizzare un incremento occupazionale di 150 unità, pari al 50%.

  

Numero imprese High-Tech della provincia          
(Fonte Istat, 1996)

3.979

Totale addetti High-Tech della provincia
(Fonte Istat, 1996)

29.444

Numero Imprese del distretto
(Fonti locali)

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Numero addetti del distretto
(Fonti locali)

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RIFERIMENTI WEB
www.imast.it

 

BIBLIOGRAFIA

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A. Giannola (2003) “Specializzazioni produttive, tecnologie e sviluppo territoriale. Riflessioni sulla Campania”, in F. Cesaroni e A. Piccaluga (a cura di), Distretti industriali e distretti tecnologici. Modelli possibili per il Mezzogiorno, F. Angeli, Milano.

 

Luglio 2006
Valeria Miceli